L’ALVEARE (06/06/2025) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: MargaretO’Donnel

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

Romanzo distopico femminista, peraltro  l’unico scritto dall’Autrice, che precorre inaspettatamente “Il racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood .  Ambientato in un luogo e in un tempo x, un dittatore mette in piedi un regime misogino che addossa alle donne tutte le colpe della crisi economica e che pertanto le condanna a svolgere unicamente solo due ruoli quello di moglie e madre o di lavoratrici subalterne. Le prime devono solo sposarsi e fare continuamente figli  ( inevitabilmente il mio pensiero corre alla comunità americana di Boston in cui le donne hanno come missione nella vita quella di figliare per proteggere la società da intrusioni estranee) le altre lavorare senza avere e tanto più manifestare alcun pensiero autonomo o desiderio. Sono le Grigie , spogliate della propria femminilità negata a qualsiasi livello, depauperate della capacità di pensare ,sottoposte ad un continuo e martellante lavaggio del cervello . Ma…. Il desiderio , il sogno sono liberi, puoi reprimerli ,ma non ucciderli del tutto; così Sarah, la protagonista,  si farà promotrice di una forza di resistenza travolgente  che non può non coinvolgere il lettore commovendolo. Lo scontro finale tra Sarah e Steiner ( capo delle forze di polizia) è davvero epico. Il romanzo si fa leggere con piacere perché a differenza di quello della Atwood ha un ritmo narrativo più ampio e disteso ed anche perché attualissimo nei contenuti  . Offre, infatti, notevoli spunti di riflessione sull’attuale momento storico e politico  in cui le donne si ritrovano a dover ri-discutere su diritti già acquisiti ed ancora messi in discussione.