Sorprende questo racconto -cantato “ Un racconto nato dal cammino , dal battito del cuore e dal respiro”come lo definisce l’Autore. E’ , infatti, una bella favola d’amore che incanta ed affascina sussurrata in sordina i cui protagonisti sulle note di un amore che sfida gli eventi e sopravvive nel tempo intrecciano le proprie esistenze su un pentagramma storico. Maximilian ingegnere austriaco e Masa si incontrano casualmente a Sarajevo e lì tra loro scatta un qualcosa di ineffabile che sulle note di una struggente canzone intonata da Masa li legherà per sempre. Molto intenso nella sua brevità, il libro si fa amare per la malinconia che lo pervade, per le atmosfere che l’Autore è in grado di ricreare ( si tocca con mano quanto la Bosnia e Sarajevo lo abbiano segnato) , per l’originalità e la raffinatezza nel narrare la ballata della “ cotogna “ frutto che nascondeva nel suo colore così giallo la promessa della resurrezione. Da leggere.