MOLTO FORTE INCREDIBILMENTE VICINO (08/09/2017) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Jonathan Safran Foer

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

Oskàr è un bambino particolare, genialoide ma soprattutto curioso che vive la tragedia di essere privato del padre ,quel padre che gli stava insegnando a vivere e che un giorno come tanti altri, non torna più a casa perché ucciso durante l’attacco terroristico alle Torri gemelle. Il tragico evento spinge il piccolo protagonista ad avviare una ricerca spasmodica del come e perché sia potuto accadere un fatto del genere quasi che il trovare una risposta certa , definita, ai suoi interrogativi gli possa fornire la chiave per poter continuare a vivere quella vita che il nonno ritrovato definisce “ più spaventosa della morte” Ma il libro non è solo trama, è attenta ed esperta costruzione; il suo fascino consiste infatti nell’accavallare quattro voci narranti che inizialmente disorientano il lettore  creando un caos narrativo funzionale a mettere in risalto il caos creatosi nella mente di Oskàr; anche il linguaggio , destrutturato , riproduce il mondo infantile e l’impossibilità di tradurre in discorso logico la velocità dei pensieri che si accavallano nella mente di Oskàr. Interessantissimo il punto di vista dell’autore che pone sullo stesso piano l’attacco alle Torri gemelle e il tremendo bombardamento di Dresda  ( strazianti nella loro essenzialità le pagine che lo descrivono) a dimostrazione che nessuna  azione  di guerra ha una sua giustificazione quando ha come oggetto vite umane. Libro difficile da leggere proprio per l’apparente alogicità linguistica e narrativa ma raffinato e soprattutto emblematico della visione che un bambino ha del mondo degli adulti.