STONER (10/09/2017) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Johnn Edward Williams

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

Raramente mi è capitato di terminare la lettura di un libro con un groppo alla gola, una " pietra sullo stomaco quasi che il significato della parola stoner ( pietra)  si fosse ,man mano che leggevo, materializzato.

Camerun nella postfazione scrive “ si possono scrivere dei pessimi romanzi su vite emozionanti e romanzi incredibilmente straordinari su vite comuni.” 

Ed in effetti Stoner è la storia di una  vita comune: quella di un giovane campagnolo i cui genitori si sono letteralmente ammazzati nel lavorare la terra  e a cui gli stessi hanno dato l'opportunità di frequentare l'università, la facoltà di agraria, per poter continuare su basi scientifiche il loro lavoro. Stoner, sarà chiamato per quasi tutta la durata della vicenda solo con il cognome a sottolineare l’ apparente mancanza di specificità, , però cambierà strada e affascinato dal carisma di un docente diventerà un ricercatore prima e poi un docente di letteratura inglese. 
Vicenda banale, vita meschina, misera ,ma eroica per le modalità con cui il protagonista la affronta, dal matrimonio alle relazioni con alunni e colleghi, una vita schiacciata da un radicato senso di responsabilità che finirà con il  fargli assumere una dimensione di tragica e commovente epicità innalzandolo   al di sopra di tutto e tutti.  Precipitano nella costruzione del personaggio echi di leopardiana e verghiana memoria, ma è la scrittura che prende e trascina,  tersa, precisa, senza sbavature, in armoniosa sintonia con il contenuto. Apprezzabilissimo il tono pacato con cui lo scrittore, dalla finissima sensibilità, racconta la feroce , implacabile determinazione e paradossalmente leggerezza con cui Stoner porta avanti il fardello della sua vita a dispetto di chi lo giudica un inane.

“ Vide la sua vita come doveva apparire agli occhi di un altro, realizzò che doveva sembrare un vero fallimento” In realtà il vero tema del libro non è il grigiore della sua vita , bensì l’amore che anima il protagonista ,  amore per ciò che fa, amore per le responsabilità che si assume, per la coerenza che lo contraddistingue e che gli costa tanto in termini di carriera lavorativa e vicende sentimentali.

Romanzo che appassiona gradualmente, ma che attiva al contempo una profonda riflessione sul senso da dare alla nostra  vita, alle nostre azioni, a chi è davvero " eroe", struggente al punto da lasciare un’orma indelebile nel lettore.

Come la terra chiede il sudore e la fatica operosa per dare i suoi frutti così la vita richiede sacrifici immensi per far sì che vi sia ciò che  vi sarà.