WONDER (10/02/2018) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: R.J. Palacio

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

Auggie non è un bambino come tutti gli altri, nato con una palato-  schisi cui si aggiunge l’alterazione di un gene ,  ( la lotteria del caso gli ha venduto un biglietto fallato) ha una faccia da “ mostro”, ma è un bambino intelligente, spiritoso, curioso  anche se gli altri non vedono queste sue qualità limitandosi a giudicarlo solo in base all’aspetto fisico. Tanta è la vergogna che Auggie si sente libero solo quando indossa un casco da astronauta che lo sottrae alla sguardo compassionevole o peggio orripilato degli altri. Auggie non guarda mai negli occhi chi gli parla, sta sempre a testa china, è un reietto. Eppure affronta con coraggio  una lunga sequenza di dolorosi interventi chirurgici non tanto per migliorare l’aspetto estetico quanto per poter avere una migliore qualità di vita. La vera battaglia , però, Auggie la deve sostenere quando comincerà ad andare a scuola. I genitori che comprendono come non potranno continuare a proteggerlo per sempre da una società che respinge i diversi e che il figlio dovrà affrontare da solo la vita, lo spingono ad iscriversi in  prima media dove Auggie incontrerà compagni che lo rifuggirano perché portatore di “ peste”, lo derideranno ,lo escluderanno malgrado Auggie sia tra i migliori scolari e ragazzini che, al contrario piano piano si avvicineranno a lui comprendendolo ed amandolo per quello che è davvero indipendentemente da come appare; finchè non arriverà il giorno del riscatto “ il giorno più brutto della mia vita ma, al contempo, anche il più bello”. Libro incantevole per la semplicità drammatica con cui Auggie parla di sé e di ciò che prova nel cogliere in un attimo ciò che di lui pensano gli altri, libro scritto da più voci ( quelle dei personaggi che ruotano intorno ad Auggie) libro malinconico che però non scade nel patetico , nel falso buonismo o nella retorica, libro che naturalmente porta a constatare come la “ mostruosità “ risieda in coloro che emarginano, che condannano, che giudicano Auggie come portatore di “ peste” al punto da volerlo perfino allontanarlo dalla scuola, libro sull’amicizia e sul rispetto , frutto sapiente di un lavoro sul linguaggio che è quello dei ragazzini, libro sì per ragazzi , ma soprattutto per gli adulti che oggi più che mai sembra abbiano perso qualsiasi traccia di Humanitas.