NUOVE STORIE DEL VICOLO DELLA POLVERE ROSSA (29/08/2018) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Qiu Xiaolong

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

 

 

Davvero notevole la capacità di Qiu Xiaolong di raccontare la storia del suo paese di origine attraverso il racconto che della propria vita fanno gli abitanti del Vicolo rosso , una piccola via di Shangai. Vivendo ammassati in piccoli alloggi sovraffollati , non possono fare altro la sera che sedersi dinanzi alle porte delle abitazioni e parlare, raccontare ed è così che  attraverso le particolari, drammatiche, bizzarre, misere vicende personali  si delinea via via la storia della Cina dal periodo maoista ai giorni nostri, il suo passaggio dalla sfrenata ideologia comunista all’altrettanto  sfrenato capitalismo, le discrasie che caratterizzano la società cinese ,l’industrializzazione perseguita a qualsiasi costo e ritmata dal crescere smisurato del PIL segnato sulla “ lavagna” su cui i giovani politici comunicano lo svolgersi degli eventi politici più importanti che scandiscono, come nel primo libro, l’apertura di ogni capitolo. Ogni storia è raccontata con ironia , con una levità che sorprende trattandosi di misere storie di miseri uomini sofferenti ( emblematica la vicenda di un giovane brillante professore di filosofia ridotto a fare l’indovino o del libraio riciclato in erborista) .  Sorprende la mancanza della rabbia nei protagonisti delle diverse vicende , sorprende l’accettazione delle proprie sventure , sorprende la comune condivisione di quanto deciso dall’alto, sorprende, infine ,quanto danno può fare una dittatura che soffochi il libero pensiero. Bandito però qualsiasi patetismo, l’autore con la sua narrazione ci fa amare questa massa di derelitti  e soprattutto ci fa “ entrare “ dentro la storia tormentata di un Paese di cui conosciamo solo gli aspetti più esteriori e banali