L'UOMO DI LONDRA (17/01/2019) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Georges Simenon

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 
 
Il porto di Dieppe, la nebbia lattescente che avvolge ogni cosa, una serata fredda, umida, iniziata come tante altre… Ma così non sarà per Louis Maloin ,un ferroviere che sta chiuso in una cabina di vetro e che è addetto agli scambi. Da lì Maloin osserva la città e il porto e qualcosa accade sotto i suoi occhi, dalla nebbie emergono due figure, sono due uomini, uno ucciderà l’altro e una valigetta contesa finirà in acqua.
 La vita di Maloin è sempre uguale , identica giorno dopo giorno eppure , dopo aver assistito all’omicidio qualcosa cambia in lui, da testimone diverrà protagonista attivo nella vicenda.  Il ritrovamento della valigetta contenente tanti, tantissimi soldi cambierà Maloin che, costretto ad una vita ripetitiva, sempre uguale , scorge nel fortuito rinvenimento  la possibilità di cambiare vita. Ma anche in questo caso, così non sarà, Maloin dovrà fare i conti con la sua coscienza, con il senso del rimorso che lo spingerà anche  a commettere atti insulsi finchè la confessione piena di quanto avvenuto non lo redimerà. Pur essendo uno dei primi romanzi, “ L’uomo di Londra contiene già gli elementi stilistici che distinguono Simenon rendendolo unico: La capacità di “ dipingere” con poche parole atmosfere e personaggi ad es.  e seppur nella figura di Maloin si sente echeggiare l’influenza di Dostoevskij, con il tema del rimorso , il personaggio  è ben costruito grazie ad una scrittura densa , affascinante, sempre elegante  mai sopra le righe.