IO MI CHIAMO IRMA VOTH (27/04/2019) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Miriam Toews

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

Brioso e spumeggiante per il poderoso afflato di speranza che lo ispira,il romanzo narra la storia di una ragazza o meglio di una famiglia mennonita che lascia precipitosamente il Canada per trasferirsi in Messico, in un deserto dove oltre la casa in cui abitano non c’è nulla. Tutta la  vicenda è narrata in prima persona dalla protagonista che , malgrado la sua giovane età, trova la forza di ribellarsi ad un padre-padrone violento, alle convenzioni imposte dall’appartenenza alla  comunità e  alle regole dettate da un marito che, dopo averla sposata, sparisce lasciandola sola alla mercè del padre. E quando Irma si renderà conto che il suo stesso destino è riservato alla sorella Aggie, allora Irma fuggirà portando  con sé la giovane Aggie e la neonata Ximena per la quale la madre vuole una vita migliore e soprattutto scevra dalla schiavitù del padre. L’arrivo a Città del Messico segnerà per Irma e Aggie la conquista dell’agognata libertà .

Malgrado le difficoltà, il dramma che aleggia sin dalle prime pagine del romanzo ( la sorella maggiore Kate è morta in circostanza misteriose) il tutto è sviluppato con leggerezza ed ironia, con emotività e delicatezza. Gli aspetti più sorprendenti del libro sono la speranza di potercela fare sempre e comunque , la forza che anima la protagonista che, anche là dove ci sarebbero gli estremi della disperazione , trova il coraggio di ridere e avere fiducia. Positivi tutti i personaggi del romanzo, eccezion fatta per il padre, insensibile e becero. “Io mi chiamo Irma Toews” è un inno alla libertà femminile scritto con arguzia , originale nella sua spontaneità, un soffio di aria fresca!!