MASCHERE PER UN MASSACRO (12/03/2020) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Paolo Rumiz

Genere: saggio

Valutazione:

 

Durissimo reportage sulla guerra dei Balcani. Il libro si prefigge di far emergere le reali cause che hanno determinato il  conflitto; cause di natura economica, sociale e politica nei confronti delle quali la “Politica” condotta dagli Stati europei  ha dimostrato non solo la sua inanità ,ma soprattutto di essere animata da una logica vetero-ottocentesca basata su principi opportunistici e divisionisti. Ne ho iniziato la lettura perché volevo comprendere di più di questa guerra sanguinosa e sanguinaria ; alla fine, pur tra mille difficoltà date dai nomi, dagli scenari che cambiavano continuamente e necessitavano l’ausilio di una cartina, da un linguaggio estremamente denso, scultoreo che richiama il linguaggio di Consolo, un linguaggio che definisce, sorprende per la capacità di concentrare i  concetti in una o due parole, alla fine ho capito che la spiegazione “ etnica” che è stata data alla guerra nei Balcani è falsa. Ho trovato nel libro ( davvero di difficilissima lettura, almeno per me che , confesso, pochissimo sapevo a proposito) parole che mi piace riportare perché adattabili alla situazione politica attuale su cui varrebbe la pena riflettere. “ Nella stampa e nell’etere esplode un linguaggio completamente nuovo, aggressivo, spesso basato sulla demonizzazione dell’antagonista , sulla lettura “etnica” di una crisi che è invece politica economica e sociale, sulla prefigurazione di complotti provenienti o da poteri forti esterni al paese, su un vittimismo nazionale, sugli attacchi alle più alte cariche istituzionali, sull’esaltazione della “ gente” di un popolo che sta sopra a tutto anche sopra i poteri rappresentativi dello Stato”. La conclusione a cui l’autore giunge è che dietro le ipocrite spiegazioni dell’ “odio etnico-religioso” altro non c’è che un bieco calcolo economico. Il che ci aiuta a comprendere meglio quanto le cause di tutti i conflitti vengano mistificati ad uso e consumo della massa-gregge. I Balcani allora non stanno ad Est , bensì qui; Ora.