DALLA STESSA PARTE MI TROVERAI. (25/04/2024) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Valentina Mira

Genere: narrativa italiana

Valutazione:

 

 

Una storia che diventa Storia il libro della Mira. E’ il racconto della morte di Mario Scrocca , accusato, a distanza di quasi dieci anni,  degli omicidi di due giovani fascisti avvenuti ad  Acca Larentia   nel 1978 , arrestato e  morto suicida in carcere dopo poco più di 12 h. Il fatto  diventa spunto per far luce su un periodo storico ignorato dall’autrice almeno  prima dell’incontro con Rossella ( la vedova) ed in realtà molto poco conosciuto da buona parte di giovani ( aggiungo io) che sanno tutto sugli Egiziani studiati in tutti i cicli di scuola e che però  ignorano fatti storici recenti ( riguardanti la Storia del Novecento e per quel che riguarda l’Italia i fatti che hanno portato alla fondazione della nostra Repubblica basata sull’antifascismo. Mi sono avvicinata al libro incuriosita ed arrabbiata dopo aver assistito all’incontro-scontro ad 8 e mezzo tra l ‘autrice e il giornalista Mario Sechi. In sostanza, il libro, candidato al premio Strega, ha subito da parte delle “ cultura di destra” una forte censura perché, a detta di Sechi, trattasi di un libro “politico” in cui si critica la presidente Meloni  per non essere riuscita mai a pronunciare e a sostanziare con fatti la parola antifascismo su cui è basata la nostra Costituzione e a cui, per inciso, si giura nel momento in cui si assume l’incarico di governo. Secondo il ragionamento di Sechi la Mira non avrebbe dovuto mai permettersi di scrivere un libro politico semmai si sarebbe dovuta limitare a parlare della storia d’amore tra Rossella e Mario. Ora, premesso che sfido chiunque a trovare libri “ non politici” , chiunque scriva sa che anche fosse solo descrivendo ambienti , atteggiamenti , costumi ,storie fa politica, in più, se così fosse, si dovrebbe paradossalmente  proibire la lettura dei “Promessi Sposi “ e La “Divina Commedia” libri politici  eccellenza , ciò che indigna è l’arroganza del potere che pensa impunito di tappare la bocca a chiunque non la pensi al suo stesso modo e soprattutto si arroga il diritto di negare ,  riscrivendola , la Storia. Aggiungo che, per assurdo, potrei anche capire il loro punto di vista se il libro fosse un saggio, ma il libro non è né vuole esserlo ; è una storia personale e dell’Autrice e di Rossella che consente alla Mira di raccontare quanto accaduto a lei e alla sua famiglia.  La storia: due giovani di borgata si incontrano e si innamorano, hanno degli ideali e fanno politica attiva , la politica dei “ marciapiedi” come la definisce la Mira, perché attenti a calare le loro idee nel sociale e ad impegnarsi perché qualcosa cambi davvero ( ottenere la costruzione dei marciapiedi nei quartieri di periferia  ad esempio ) . Al loro fianco agiscono forze più estreme e di destra e di sinistra ,si susseguono omicidi ed attentati ,ma  ,come scrive la Mira, non ci sono solo carnefici da una parte e vittime dall’altra ;ciò che fa la differenza è l’assunzione di responsabilità , cosa che fa la Mira partendo da una sua esperienza personale ( una relazione  con un fascista)  per arrivare a descrivere attraverso la vicenda di Acca Larentia e di Mario Scrocco il clima che c’era in Italia in quel periodo storico. Personalmente trovo che: intanto il libro sia stato scritto davvero bene con una scrittura nitida , precisa ed empatica, poi, e cosa più importante, racconta fatti documentati non inventati che anzi….dovrebbero essere conosciuti da tutti e lo fa senza aggiungere nulla , facendo ricorso ad una documentazione attenta e senza un esplicito commento . in breve l’Autrice fa in modo che sia  il lettore sulla base della ricostruzione  a formarsi una propria idea. Ne viene fuori un libro moderno, agile, consapevole, di parte ( embé?) Da leggere!